venerdì 15 novembre 2013

Ricciola 70 kg ...fulminata!!!

Il filmato non ha bisogno di parole.....ma cosa voleva fare quella ricciola????

domenica 10 novembre 2013

sabato 9 novembre 2013

Le Trote della Valtellina


Una settimana di riposo nel verde delle montagne di Valdidentro
località dell'alta Valtellina. Tra boschi ,vallate e cime innevate, nascono bellissimi laghi ricchi di pesce.Questo è il risultato di un pomeriggio passato con Cristina in uno di questi.

domenica 20 ottobre 2013

Tra Prosecco e Sangria

Per prima cosa vorrei ringraziare Giuseppe e Lucia per la bella serata che hanno organizzato sia per il buon vino che per il cibo tipicamente Napoletano. Detto ciò, in una serata di amici pescatori quale argomento poteva essere trattato???? Vorrei dire che ci conosciamo molto bene e che organizziamo parecchie uscite a mare insieme, quindi la vicenda che segue è totalmente vera. La storia non racconta di mirabolanti catture ma di mirabolanti disavventure, che tiene protagonista il nostro amico Fabio detto Survivor per l'appunto. Tra un prosecco e una sangria ecco il racconto. Cercherò di ricordarmi tutti i punti più salienti e più incredibili trattenendo le risate mentre scrivo. La storia inizia così:
In una giornata di questa estate il nostro caro amico Fabio decide di organizzare una battuta di pesca intorno al promontorio del Circeo, preciso che "intorno" è l'indicazione esatta di quello che voleva fare, cioè partire da Torre paola ed arrivare a Punta Rossa dove avrebbe ripreso la macchina lasciata lì la mattina e così fece.
Parcheggiata la macchina nel viottolo accanto all'albergo e accompagnato da un suo amico, decidono di passare la mattina sulla spiaggia di Torre Paola. Ore 17 Fabio decide che è il momento di iniziare a pescare. L'amico scherzando gli chiede: "a che ora posso chiamarti prima di dare l'allarme??"  
Il nostro Fabio risponde che non ce n'è bisogno ma il suo amico insiste e decidono che per le 21 Fabio lo avrebbe chiamato (non riesco a trattenere le risate). Fabio parte e come sempre è super organizzato, acqua con sali minerali, gatorade, fucile lungo, corto, torcia, pallone ad  alta visibilità..... è pronto per la missione.
Dopo pochi minuti dalla partenza arrivato sul primo tratto di costa, inizia a pescare, o almeno voleva...... Pedagnato il pallone si appresta a caricare il suo arbalete e nel momento di agganciare l'ogiva..... clacccc l'elastico si stacca dall'imboccolatura della testata nooooooooooo ..... cominciamo bene!!!! Ma Fabio è Fabio Survivor e da piccolo MacGyver insieme ad un altro sub riescono a sistemare legando e stringendo, di quà e di là, l'elastico. Ringraziamo l'altro amico sub per la disponibilità data. Sono le 18 e Fabio ricomincia a pescare, anzi comincia perché ancora non aveva iniziato. Pinneggiando e pescando Fabio pensa che si stia avvicinando alla macchina. Improvvisamente l'elastico cede di nuovo e il fucile lungo prende il posto di quello corto sotto al pallone. Il tempo passa, le catture non sono eclatanti e il sole sta per tramontare. Fabio decide di smettere di pescare e pinneggiare più velocemente per arrivare prima che diventi buio. Ad ogni scalino di roccia che scavalcava immaginava di avvistare prima o poi il faro o la lingua di roccia che caratterizza Punta Rossa ma non fu così , nel frattempo si era fatta notte!!! Il buio era calato e il detto che  non tutte le ciambelle escono col buco si avverava, anche la sua piccola torcia l'aveva lasciato, si era rotto il perno di accensione . Pinneggiare nel buio totale intorno ad una montagna non credo sia molto piacevole..... ad un certo punto scavalcando un altro gradino di roccia vede delle piccole luci in lontananza, avvicinandosi capisce che erano dei cannisti che pescavano. Non so che pensieri abbiano avuto quei poveretti vedendolo avvicinare ed è strano che non siano scappati (non riesco a trattenere le risate )... Tramortito Fabio esce dall'acqua e si adagia su uno scoglio, quelle luci amiche gli chiedono se andava tutto ok e se stava bene. Fabio risponde che era tutto ok, si scola tutto quello che era rimasto da bere e si addormenta per pochi istanti. Ritornato in se e bevuto anche quello offerto da quei poveretti, gli  spiega cosa era successo, da dove era partito e  gli chiede dove fosse e quanto mancava per arrivare a Punta Rossa. I due increduli gli spiegano che salita la montagna doveva passare una sbarra e proseguire per un km lungo la strada. Fabio saluta e si avvia . Io conosco un pò la zona e  già di giorno è difficoltoso risalire il promontorio pensa di notte!!!
Infatti il povero Fabio carico di pesi e di tutta l'attrezzatura deve faticar non poco per risalire, oltrepassando piccole stradine dove per forza di cose devi rimanere appiccicato con la faccia sulla roccia tipo "geco" per non cadere giù, poi finalmente riesce ad intravedere una lingua di terra amica .... la montagna era stata scalata ora bisognava trovare la sbarra e proseguire diritto. La notte era buia, la luna non era ancora sorta e nel silenzio del bosco qualche rumore proveniva dalla boscaglia ......cinghiali.!!! Andiamo bene !!!!!!!! Il fucile lungo era rotto quello piccolo poteva servire giusto per grattargli la schiena l'unica soluzione era abbaiare come se fosse un cane......(qui non trattengo più le risate). Funziona!!!!! Almeno per ora !!!!!!!!!!!!  Fabio prosegue il cammino ma si accorge che la strada invece di scendere inizia a salire. Poco più avanti vede delle luci provenire da delle case e giustamente, quasi alle ore 23, suona !!! Ad aprire una suora  (se bene ricordo dal suo racconto) non oso pensare quello che gli sia passato nella testa nel vederselo davanti (miracolooooo). Lui tranquillamente spiegava e chiedeva quale fosse la strada per ritornare verso la macchina. La suora che per professione deve aiutare il prossimo gli spiega che deve tornare indietro per un km e prendere un altra strada. Fabio saluta, ringrazia, e ricomincia a camminare. Nel suo lungo "pellegrinare" per la boscaglia sente avvicinarsi una macchina  e per sua fortuna l'autista invece di investirlo per la paura si ferma . Aprendo di pochi centimetri il finestrino gli chiede cosa facesse e dove stesse andando e lui spiega che era partito da Torre Paola per pescare ed era arrivato fin qui. L'autista incredulo gli dice che era impossibile, ma Fabio con la sua solita ironia, gli dice che era partito alle 17 del pomeriggio e purtroppo si era fatta notte e per necessità era dovuto uscire dall'acqua in questo punto del promontorio. Il povero autista gli indica la strada e fugge vie. Fabio è di nuovo solo nel buio della notte ma è sempre più vicino alla macchina. Dimenticavo di dire che ormai erano le 23 e che il suo amico aveva provato sicuramente a chiamarlo senza ottenere risposta. Finalmente Fabio arriva alla macchina stremato e distrutto. Il cellulare intorno al Promontorio non prende e l'unica soluzione del buon Fabio è chiamare i carabinieri per chiedergli di avvisare l'amico che si trovava in caserma prima che desse l'allarme di sparizione (rido). Il giorno dopo, visto che la serata non gli era bastata è rientrato in acqua nello stesso posto ed ha preso un bel barracuda di 1,7 kg. A volte la sfortuna ti porta fortuna. Questa è la fine della storia di una simpatica serata d'estate....

sabato 19 ottobre 2013

Isola di capo Rizzuto

Apertura pesca in apnea all’Amp Isola di Capo Rizzuto lunedì 30 settembre 2013


venerdì 18 ottobre 2013



 Il nome scientifico è Regalecus glesne, quello comune "pesce remo". Un raro esemplare di questo "re degli abissi", lungo 5,5 metri, è stato trovato morto lungo la costa della California del Sud. L'animale, simile a un grosso serpente raggiunge dimensioni giganti e viene avvistato di rado perché vive a oltre 900 metri di profondità. È stato invece scoperto durante una immersione da un istruttore dell'Istituto marino di Catalina Island. Per prenderlo e portare a riva il suo corpo sono dovute intervenire 15 persone. Secondo le prime conclusioni, sarebbe morto per cause naturali. Il personale dell'istituto definisce importante la scoperta, perché i regalecidi sono raramente studiati a causa della difficoltà di individuarli e osservarli. Campioni di tessuti e un video sono stati inviati agli studiosi dell'Università della California, a Santa Barbara

lunedì 14 ottobre 2013

Valvola di chiusura del condotto di aspirazione dell'aquascooter


Per i possessori di un qualunque tipo di aquascooter, che molte volte si sono trovati con mare mosso a vederlo dondolare al limite del capovolgimento, ho ideato questo piccolo accorgimento semplice da realizzare ed economico. 
Bisogna comprare un rubinetto da giardinaggio da 1\ 2'' pollice, una canna da elettricista diametro esterno 16 mm o in alternativa un tubo per irrigazione sempre con diametro esterno di 16 mm. 
Raccordare il tutto come nel video e inserirlo nello snorkeling . 
Il rubinetto l'ho inserito più in alto possibile proprio per evitare l'entrata del minor quantitativo di acqua nell'ipotesi di un ribaltamento. Terminato il montaggio, per precauzione, possiamo mettere dei giri di nastro (da elettricista) intorno allo snorkeling e al rubinetto. Spero possa rimanere utile a chi utilizza assiduamente il nostro amato aquascooter.
1 saluto a tutti.

lunedì 7 ottobre 2013

Avvistamenti .....

Non ho sparato i cefali perchè giravano le orate .........ma quando arrivano le orate.........era meglio che sparavo i cefali !!!!!! 

Grandi padelle !!!

Se avessi sparato ad occhi chiusi sicuramente li avrei presi !!!

domenica 6 ottobre 2013

Una serata di fine settembre

Video catture nel mio posto segreto :

sabato 5 ottobre 2013

La pescheria da Peppe











Queste catture sono state effettuate dal nostro Peppinietor,(tralasciamo orata Bonsai catturata per giuste motivazioni) vorrei 
commentare la fantasia nel fotografare.......il nostro amato ed odiato "pinciapesci" che è venuto molto bene!!!!  Ma a parte lo stile "pescheria da Peppe" il nostro Peppe dove stà..?? Se non ci sono io a fotografarti ........!!!!!
 

Il tramonto di Simone

Vorrei far notare (oltre al Lustrino) la modifica fatta per proteggere il vetro dell'orologio ........
Grande Simon

martedì 17 settembre 2013

.....per i futuri libri di storia........

Finalmente in posizione di navigazione



Prospettiva della realizzazione dell'appoggio
Dal satellite

lunedì 16 settembre 2013

Un buon fine settimana di settembre


Le catture in foto sono state effettuate con il mio fido 50ntino, l'acqua era troppo torbida da permettere fucili più lunghi. I corpi coriacei del serra e del cefalo e la poca potenza del "fuciletto" non hanno permesso  all'aletta di trapassare i pesci,  ma la fortuna ha voluto che venissero colpiti perfettamente immobilizzandoli all'istante. Le orate avendo un corpo più tenero sono riuscito a metterle nell'asta. Strano ma vero ho montato sul 50 un doppio elastico e devo dire che, anche senza catture, è una buona soluzione in acqua torbida.
Domenica acqua chiara e fucile più lungo, con cam incorporata ho ripreso varie orate non portate a paiolo e ho filmato a fine serata la cattura di un discreto lustrino.
1 saluto a tutti 

giovedì 5 settembre 2013

Le Pesce di Fabio Survivor























I pesci in foto sono due femmine morte per amore di questo stupendo bronzo di Riace!!!



martedì 3 settembre 2013

Giornate di pesca by Marco



Il ritorno di "gamba di legno " Marco ..... bello il fotomontaggio (ben realizzato) e soprattutto complimenti agli attori che sembrano davvero stecchiti !!!
Scherzi a parte bravo il nostro "CICO"

mercoledì 28 agosto 2013

Serra e orate ...d'agosto.....


Carniere avaro per le poche uscite in mare!!!!!


martedì 27 agosto 2013

Distorsione dell'asta

by Barabba

Peppinietor fish






Il nostro........."capello bianco".........Peppinietor !!!!!!

Un sorriso a 32 denti.......

Grande Simon !!!!

mercoledì 31 luglio 2013

Montaggio Midland xtc 200 su maschera

By Federico
Montaggio telecamera Midland xtc-200 su maschera

Gennaro e i Pesci

 Grande Genny e complimenti per le catture nei nostri posti segreti!!!






Gianni e il Pescecane

Il Pescecaneeeeee !

martedì 14 maggio 2013

Allenamento monopinna

       


                                 Video in piscina con la mono


giovedì 9 maggio 2013

Apneus Sub

      Collegamento al Sito di Apneus Sub        fornitore in italia delle pinne Leaderfins 
 
                                                                 www.apneus.webnode.it

martedì 9 aprile 2013

venerdì 1 marzo 2013

Allenare l' apnea

Dopo la precedente premessa torno a scrivere i miei pensieri e le mie esperienze personali riguardanti l’affascinante mondo subacqueo. L’ apnea e la pesca in apnea sono in continua evoluzione, sempre alla ricerca di nuove tecniche e prodotti che ne possano facilitare il compito. La  maggior parte degli appassionati inizia come autodidatta, prime discese a mare e prime prede catturate (polpi, murene, tordi e i poveri sparaglioni). Quando però la profondità e le prede non migliorano bisogna affidarsi  a dei corsi di apnea o di pesca in apnea . Nei corsi verranno affrontate tutte  le leggi fisiche che il nostro corpo incontra nello scendere in acqua, sia sulla superficie che in profondità, le tecniche di respirazione e di rilassamento, le tecniche di pesca e i materiali che si utilizzeranno e avranno luogo i primi veri  allenamenti utili per le uscite in mare. Proprio su quest’ultimo argomento voglio soffermarmi ed approfondire. Attraverso internet si possono trovare infinite spiegazioni sulle leggi fisiche, di come respirare, di ciò che avviene in profondità, delle compensazioni, di cosa comprare, ecc. Io vorrei tralasciare tutto ciò e riprenderlo in seguito, vorrei dare più spazio ad un fattore che credo sia fondamentale anche per la nostra sicurezza, l’allenamento. Un corso può darti le basi, può indirizzarti, può  farti acquisire nozioni molto importanti che serviranno per quando si scenderà in acqua, ma l’apnea e la pesca sono a tutti gli effetti degli sport e come tali vanno allenati. Un corso deve sempre essere finalizzato come trampolino di lancio per iniziare la nostra preparazione, altrimenti resteranno solamente utili nozioni  che mai si applicheranno. Ad esempio, si possono  avere “grandi polmoni”, una “buona apnea”, ma scendendo in profondità tutto cambia, il nostro corpo “pesa” e bisogna riportarlo in superficie, tutto senza respirare, affrontando l’elevata pressione che ci spinge a restare giù. Se le nostre gambe e il nostro fisico non  fossero allenati dopo alcuni tuffi saremmo in affanno, le nostre quote diventerebbero sempre minori e i tempi di recupero sempre più elevati. Questo è  quello che succederebbe se facessimo pura apnea finalizzata alla profondità.
Nella pesca in apnea non affronteremo un mare sempre calmo, il sole splendente e l’acqua limpida. Non credo!!  Troveremo anche un mare “formato” con onde che ci impediranno di avere una buona respirazione e potremmo andare in affanno, una corrente costante che non ci permetterà di rimanere sul  punto di pesca e ci farà continuamente pinneggiare, l’acqua torbida, fredda, una cintura mal bilanciata, il mal di mare, ecc. Questi sono tutti fattori che se non si ha una buona base di  allenamento porteranno a battute di pesca infernali e soprattutto senza risultati. Fatta questa premessa mi permetto di affrontare la questione allenamento.
La pesca in apnea può essere definita un’attività che si svolge in  prevalenza sulla soglia aerobica.  Con l’espressione aerobico e anaerobico si determina il modo con il quale il nostro corpo genera energia muscolare durante un allenamento. Questo può avvenire in presenza di ossigeno, quindi aerobicamente e può essere protratto fino a che l’ossigeno nei muscoli è sufficiente per continuare la prestazione. Più  alleniamo l’esercizio aerobico maggiormente il nostro sistema circolatorio trasporterà ossigeno e ci permetterà di incrementare le nostre performance nell’unità di tempo. Quando però il nostro cuore non riesce più a trasportare il quantitativo di ossigeno necessario ai muscoli, quest’ultimi generano l’energia anaerobicamente, cioè in assenza di ossigeno. Il sistema anaerobico alattacido può essere protratto per tempi brevi, max 30 sec e non genera acido lattico (esercizi di forza). Il sistema anaerobico lattacido  può essere protratto al massimo fino a  2min e 30’’/ 3min, dopo di che i muscoli si affaticheranno, si avrà una sensazione di bruciore, di rigonfiamento e tutto ciò porterà ad interrompere l’esercizio. Il nostro esercizio aerobico è  il continuo pinneggiamento  sia in superficie che in profondità . Il passaggio dal sistema aerobico al sistema anaerobico è riconoscibile dal cambiamento del respiro sempre più  affannoso,  dall’iperventilazione, dall’elevato aumento delle pulsazioni e dall’indurimento delle fasce muscolari. Le nostre battute di pesca non hanno mai tempi stabiliti e potremmo restare in acqua da un minimo di 1 ora fino a 6 – 8 ore pinneggiando per grandi distanze. Se ipotizzassimo di rimanere sotto il gommone con mare calmo senza corrente ed effettuare una ventina di aspetti (pochi per un’uscita in mare) ad una profondità di 20 metri, percorreremmo qualcosa come 800 mt. Se entriamo da terra  e pinneggiamo lungo la costa o verso il mare aperto, le distanze possono facilmente raddoppiare o triplicare. Il risultato di un buon allenamento è migliorare quindi la nostra soglia  aerobica “macinando” distanze che saranno utili quando staremo per molte ore in acqua. La corsa, la bicicletta e soprattutto il nuoto sono ottimi allenamenti. Per chi ha possibilità di nuotare si inizierà cercando di aumentare la distanza in vasca (senza mai fermarsi) settimana dopo settimana e poi si comincerà a lavorare sui tempi con il quale percorrerla (per chi non è un provetto nuotatore è utile indossare le pinnette, sarà più facilitato nel nuoto e migliorerà maggiormente la muscolatura degli arti inferiori). La corsa è utile alternandola al nuoto, per variare l’allenamento, un fattore molto importante da non sottovalutare. È importantissimo non ripetere sempre gli stessi esercizi, sia in acqua che a terra per non creare assuefazione psicologica, che non porterebbe più ad un miglioramento dell’atleta. Per assuefazione psicologica intendo uno stato di stress che si crea nel ripetere sempre gli stessi esercizi, sempre gli stessi programmi, sempre lo stesso stile (vedi il nuoto e apnea dinamica). Cerco di essere più chiaro. L’apnea dinamica si svolge parallelamente al fondo della piscina e per pescatori o apneisti di medio livello i programmi di allenamento si alternano in ripetute da 25/50/75 e per i più forti anche 100 mt. Immaginiamo di allenarci 2/3 volte a settimana in piscina come autodidatta o per mantenerci in forma dopo un primo corso di apnea. L’ atleta metterà in atto i programmi che il precedente istruttore ha proposto nelle sedute di allenamento, variando tempi e metri in base alla sua preparazione. Niente di più giusto e in un primo momento anche allenante. Ma dopo alcuni mesi questi allenamenti diverrebbero sempre più pesanti (da un punto di vista mentale) e più noiosi.  Possiamo fare un paragone con il cibo, se mangiassimo sempre lo stesso pasto per mesi il nostro corpo ad un certo punto lo rifiuterebbe e invece di farci bene cominceremmo a stare male.
Questo è per far comprendere che l’allenamento va programmato e variato il più possibile. Il detto “l’apnea si allena con l’apnea” è corretto ed appropriato, ma non limita il luogo dove effettuarla, per cui possiamo inserirla in ogni situazione ed in ogni attività. Possiamo  fare apnea  correndo, camminando, nuotando e addirittura stando seduti . Possiamo allenare il diaframma  stando comodamente sdraiati su un letto semplicemente “respirando”. 
Il corpo e la mente vanno continuamente stimolati in modi diversi per poter ingannare noi stessi e riuscire ad eseguire l’esercizio richiesto, diversamente ma con lo stesso risultato. Abbinate  molto nuoto nelle vostre sedute di allenamento almeno per i primi mesi, alternate sempre maggiori distanze di nuoto continuo a distanze definite con tempi di recupero sempre minori, diminuite  il numero degli atti respiratori per vasca, alternate a sedute di apnea dinamica sedute di rana subacquea e nuoto pinnato, esercitatevi mediante delle ventose ancorate sul fondo della piscina nel simulare discese in profondità con la sosta di aspetto, fate sedute di apnea statica per migliorare il vostro rilassamento e per cercare un vostro percorso mentale che  servirà nei momenti di sofferenza. Per chi non riesce ad andare costantemente in vasca tutto questo può essere eseguito anche all’aperto. Si può iniziare camminando, alternando un numero variabile di passi senza respirare  a  passi  con respirazione normale. Variate il numero di passi e la distanza percorsa in base al vostro grado di preparazione, inserite nella corsa distanze o tempi senza respirare, eseguite scatti in salita senza respirare e recuperate attivamente nel tornare al punto di partenza. Stessi esercizi possono essere eseguiti in bicicletta o cyclette. Possiamo inventare e variare gli esercizi all’infinito cercando di impostarli in una base di allenamento che debba rispecchiare per noi apneisti /pescatori esercizi ipercapnici e ipossici.
Gli esercizi ipercapnici vengono strutturati su distanze mediamente brevi 25/50/75 mt massimo, con tempi di recupero tra una serie e l’altra relativamente brevi o distanze percorse con una maggiore velocità. Lo scopo è quello di sopportare una ripartenza in affanno dovuto all’aumento dell’anidride carbonica Co2 e la gestione delle contrazioni diaframmatiche. Nell’esercizio ipossico le distanze o i tempi di apnea vengono protratti al limite dell’ipossia (mancanza di ossigeno) e tra una serie e l’altra il recupero deve essere totale. Di seguito riporto numerose tabelle di allenamento prevalentemente improntate per le nostre battute di pesca . Gli allenamenti che seguono non sono per un’ attività a livello agonistico ma sono improntati per permettere a me e i miei compagni di pesca di rimanere in acqua per molte ore, ottenere una discreta preparazione e soprattutto per migliorare il nostro livello di sicurezza. La base degli allenamenti in vasca è di due sedute a settimana di un’ora e mezza ciascuna. Le tabelle che inserisco vanno dai primi mesi di attività fino alla fine dell’anno che coincide con la bella stagione.

PROGRAMMI INIZIO STAGIONE:

Programma  2 km
  • 400 mt nuoto continuato (rana, stile libero, senza mai fermarsi)
  • 400 mt stile libero continuo respirando una vasca ogni 4 bracciate 1 vasca ogni 6 bracciate
  • 400 mt stile libero continuo 1 vasca senza respirare 1 vasca recuperando
  • 400 mt gambe rana con tavoletta
  • 400 mt gambe stile libero tavoletta e pinne
 Programma 2,4 km
  • 500 mt nuoto continuato stile libero
  • 500 mt solo braccia con bombolotti
  • 10 x 100 mt stile libero partenza a 2’15’’ tempo compreso di riposo
  • 400 mt gambe stile con tavoletta
 Programma 2,5 km
  • 200 mt sciolti
  • 600 mt nuoto continuato stile libero
  • 2 x10 x 50 mt stile libero partenza totale 1’10’’ riposo 2’ tra un 10x50 e l’altro
  • 500 mt gambe stile con tavoletta e pinne
  • 8 x 25 apnea dinamica lenta con ripartenza totale 1’30’’ tempo di percorso in dinamica circa 1’
Programma 2,4 km
  • 200 mt sciolti
  • 600 mt nuoto continuato stile libero
  • 50 mt sciolti
  • 10 x 75 mt stile libero prima vasca di ogni 75 senza respirare restanti vasche respirazione normale tempo totale ripartenza 1’30’’
  • 16 x 25 rana subacquea partenza 1’
  • 16 x 25 apnea dinamica partenza 55’’
Programma 2,3 km
  • 200 mt sciolti
  • 800 mt nuoto continuato stile libero
  • 400 mt stile libero con bombolotti respirando 1 vasca ogni 6 bracciate 1 vasca ogni 8
  • 16 x 25 mt  apnea dinamica con pinne partenza 50’’
  • 10 x 50 mt apnea dinamica con pinne partenza 2’ 10’’
Programma 2,3 km
  • 200 mt sciolti
  • 800 mt nuoto continuato stile libero
  • 400 mt  rana continua 1 vasca in apnea 1 vasca in superficie di recupero
  • 16 x 25 mt rana subacquea partenza 55’’
  • 500 mt apnea dinamica  continua controllando il tempo totale al termine dei 500 mt  (il mio consiglio è frazionare per ora in 1 x50 e 2x 25 ) 
Programma 2,4 km
  • 200 mt sciolti
  • 5 x 200 mt stile libero partenza a 3’30’’
  • 8 x 25 mt rana subacquea partenza 50’’
  • 8 x 25 mt apnea dinamica partenza 50’’
  • 8 x 25 mt apnea dinamica partenza 45’’
  • 8 x 25 mt apnea dinamica partenza 40’’
  • 8 x 25 mt apnea dinamica partenza 35’’
  • 8 x 25 mt apnea dinamica partenza 1’ massima velocità
Programma 2,2km
  • 200 sciolti
  • 400 mt stile libero continuo respirando 1 vasca ogni 8 bracciate 1 vasca ogni 10 bracciate
  • 10 x 50 mt stile libero senza respirare partenza a 2’
  • 8 x 25 mt apnea dinamica partenza 50’’
  • 10 x 50 mt apnea dinamica partenza 1’50’’
  • 400 mt gambe continue con tavoletta 1 vasca veloce 1 lenta
Programma 2,0 km
  • 200 sciolti
  • 1000 mt stile libero continuo controllando il tempo finale
  • 50 sciolti
  • 10 x 25 mt apnea dinamica espirando tutta l’aria durante il 25 mt partenza 50’
  • 10 x 50 mt apnea dinamica lenta partenza a 3’ tempo di percorrenza del 50 deve essere maggiore di 1’30’’  
Programma 2,1 km
  • 200 sciolti
  • 400 mt stile libero respirando 1 vasca ogni 8 bracciate 1 vasca respirando ogni 10 bracciate
  • 10 x 50 mt stile libero massima velocità partenza 2’
  • 100 sciolti
  • 8 x 25 apnea dinamica diminuendo atti respiratori ogni 25 partendo da 8 atti respiratori per il 2 e terminare la ripartenza dell’ultimo 25 con 2 atti
  • 10 x 50 mt apnea dinamica max velocità partenza a 2’ 30’’
  • 200 gambe con tavoletta sciolti
 Programma apnea statica
  • 200 sciolti
  • 5 serie di apnea statica partendo da 2’ aumentare 30’’ riposo di 2’ tra una serie e l’altra
  • 8 x 25 con sosta sulla ventosa ancorata a metà vasca partendo da 15’’ e incrementare 15’’ ogni 25 mt  tempo di riposo 1’ al termine della vasca
Programma 2,3 km
  • 200 sciolti
  • 400 mt rana subacquea 1 vasca in apnea 1 vasca recupero in superficie senza mai fermarsi
  • 10 x 50 mt rana subacquea partenza a 2’15’’
  • 8 x 25 mt apnea dinamica partenza 45’
  • 5 x 50 mt apnea dinamica partenza 1’45’’
  • 2 minuti di riposo
  • 5 x 50 mt apnea dinamica partenza 1’40’’
  • 2 minuti di riposo
  • 5 x 50 mt apnea dinamica partenza 1’ 35’’
Programma 1,725 km
  • 200 sciolti
  • 400 mt stile libero respirando 1 vasca ogni 10 bracciate 1 vasca ogni 12 bracciate
  • 10 x 25 metri stile libero con bombolotti lenti senza respirare tempo di apnea circa 1’ partenza a 1’30’’
  • 10 x 25 apnea dinamica con sosta in partenza e sosta in arrivo aumento 5’’ ogni 25 mt (esempio : prima vasca statica 5’’ apnea dinamica fino termine vasca e poi altri 5’’ di statica , seconda vasca 10’’ statica apnea dinamica fino termine vasca e poi altri 10’’ di statica e così via)
  • 10 x 62,5 mt apnea dinamica  partenza a 3’ 
Programma 2,3 km
  • 200 sciolti
  • 800 mt stile libero continuo respirando 1 vasca ogni 4 bracciate 1 vasca ogni 8 bracciate
  • 50 sciolti
  • 10 x 25 mt apnea dinamica 2 atti respiratori per ogni 25
  • 10 x 25 apnea dinamica gambata delfino partenza 45’
  • 10 x 75 apnea dinamica 1 atto respiratorio a vasca partenza a 2’15
Programma apnea statica
  • 200  sciolti
  • 5 serie da 2’ di apnea statica con riposo a scalare partendo da 2’ per la prima serie a 30’’ dell’ultima
  • 10 x 50 apnea dinamica lenta  partenza a 3’ percorrenza del 50 in apnea non minore di 1’45’’ e massima 2’15’’
Programma 2,5 km
  • 200 sciolti
  • 10 x 100 stile libero partenza 1’40 respirazione normale
  • 100 sciolti
  • 8 x 25 apnea dinamica con gambata a delfino partenza 45’
  • 10 volte 2 x 50 partenza a 1’  riposo tra una serie e l’altra 1’ 30’’
Programma 1,8 km
  • 200 sciolti
  • 400 metri 1 vasca rana subacquea 1 vasca in superficie di recupero tutto senza mai fermarsi
  • 8 x 25 metri apnea dinamica svuotare polmoni a metà vasca e poi terminare la vasca (sempre in apnea ) “non effettuare  questo esercizio in vasca profonde!!”
  • 10 x 30’ (secondi) di apnea dinamica da fermi con mani che spingono sulla parete della piscina gambata veloce riposo tra una serie e l’altra 30’’
  • 10 x 50 apnea dinamica con ventosa posizionata vasca di ritorno iniziare con sosta di 10’ (aumento 5’ ogni serie)  per terminare ultima serie con 1’ di sosta partenza totale 3’
  • 10 x 50 gambe stile con tavoletta e pinne partenza 1’
Programma 2,3 km
  • 200 sciolti
  • 1000 mt stile libero respirando ogni 4 bracciate
  • 100 sciolti
  • 1000 mt apnea dinamica continua frazionati a piacere e controllare tempo finale
Programma  2,05 km
  • 200 sciolti
  • 400 mt  braccia stile con bombolotti  respirando 1 vasca ogni 10 bracciate e 1 vasca ogni 12
  • 2  volte 4 x 100 apnea dinamica 1 atto respiratorio ogni 25 metri riposo 1’30 ogni 100 mt (riposo tra le 2 serie 2’)
  • 10 x 62,5 mt apnea dinamica partenza 2’45’’
Programma  2,2 km
  • 200 sciolti
  • 2 x 400 stile libero partenza a 6’ 30’’ secondo 400 più veloce del primo
  • 10 x 50 gambe stile con pinne partenza a 1’
  • 10 x 50 apnea dinamica partenza a 1’30’’
  • 8 x 25 apnea dinamica massima velocità partenza 1’
Programma  2,24 km
  • 200 sciolti
  • 400 mt stile libero 1 vasca senza respirare 1 vasca respirazione normale
  • 10 x 50 metri rana subacquea partenza a 2’
  • 8 x 25 apnea dinamica partenza 45’’
  • 5 volte  apnea dinamica 1 x50 mt partenza a 2’30’’ 1 x 62,5 mt partenza a 3’30’’  1 x75 mt partenza 4’30’’ (totale mt  940 ) 
Programma 2,15 km
  • 200 sciolti
  • 8 x 25 stile libero senza respirare partenza 40’’
  • 8 x 25 rana subacquea partenza 45’’
  • 8 x 25 apnea dinamica partenza 45’’
  • 8 x 25 apnea dinamica partenza 40’’
  • 8 x 25 apnea dinamica partenza  35’’
  • 8 x 25 apnea dinamica partenza  30’’
  • 10 x 75 gambe con tavoletta  e pinne  50 mt  tavoletta in orizzontale e 25 mt con tavoletta in verticale partenza  a  2’
Programma statica
  • Piramide  partendo  da 2’ di statica  aumentiamo 30’’ per serie fino a 4’30 e poi si torna indietro fino a 2’ riposo fisso tra una serie e l’altra di 2’


To be continued

martedì 26 febbraio 2013

Giglio col" Cappotto" By Roberto

 
Canale You Tube del nostro Er Spigola

venerdì 15 febbraio 2013

Gennaro e il suo "Spigolo"


Complimenti Genny molto bello e curato per essere il tuo primo legno !! 








sabato 9 febbraio 2013

Stefano Makula Polo Natatorio di Ostia

Video trasmesso nella puntata di Rai2 del 13 Gennaio durante la trasmissione di "A come Avventura " con intervista a Stefano Makula e il suo Team
Claudio

Federico

sabato 26 gennaio 2013

Video Isola del Giglio Dicembre 2012

I tre profughi sbarcano al Giglio!